La storia del Comune
di Volla ha inizio con il 1953, anno che segnò il suo passaggio da trascurata
frazione di S. Sebastiamo al Vesuvio a Comune autonomo. Il precedente periodo è
solo una serie di vicende plurisecolari di un abitato di cui si hanno solo
vaghe framentarie notizie. La denominazione di Volla è frutto di trasformazioni
varie da BOLLA in LABULLA, in BULLA ed infine VOLLA. Parte del territorio di
Volla era riserva di caccia dei Reali all'epoca del Lufrano la casa reale, che
si riferiva al RE Ferdinando di Borbone, lo era diventata già molti secoli
prima, quando la zona, fu bonificata a seguito di provvedimento da CARLO d' Angiò e, in seguito da Alfonso d'
Aragone: con Ferrante I furono realizzati gli incanalamenti delle acque nel
FOSSO REALE e nel Fosso del Graviuolo e la zona divenne luogo di caccia
riservata al RE e alla Corte. A seguito di lunghe battaglie politiche per
l'ottenimento dell'autonomia, nel 1953 Volla assurse a rango di Comune i primi
amministratori si trovarono al governo di un territorio povero di servizi e con
un basso numero di dipendenti che operavano nel piccolo fabbricato, dopo
adibito a consultorio familiare, adesso circolo per anziani.
Martina Nappo, Flavia Cimmino, Nancy Rulvoni,
Simona Arrichiello.
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