Il bullismo è una
forma di comportamento aggressivo, di tipo abusivo, tramite l'impiego di falsi
metodi di opposizione e intimidazione nei confronti di sé stessi o nei
confronti dei pari in particolare quando vi è una palese asimmetria di potere;
può implicare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, spesso in
base a discriminazioni etniche, confessionali, di genere o di orientamento
sessuale.I primi studi sul bullismo si svolsero nei paesi scandinavi, a partire
dall'inizio degli anni settanta, e, poco dopo, anche nei paesi anglosassoni, in
particolare Gran Bretagna e Australia: uno degli studi pioneristici, in
particolare, si deve alle indagini di Dan Olweus a seguito di una forte
reazione dell'opinione pubblica norvegese dovuta al suicidio di due studenti
non più in grado di tollerare le ripetute offese inflitte da alcuni loro
compagni.Esistono diversi tipi di bullismo, che si dividono principalmente in
bullismo diretto e bullismo indiretto.
Il bullismo
diretto è caratterizzato da una relazione diretta tra vittima e bullo e a sua
volta può essere catalogato come:
bullismo fisico: il bullo colpisce la
vittima con colpi, calci, spintoni, sputi o la molesta sessualmente;
bullismo verbale: il bullo prende in giro
la vittima, dicendole frequentemente cose cattive e spiacevoli o chiamandola
con nomi offensivi, sgradevoli o minacciandola, dicendo il più delle volte
parolacce e scortesie;
bullismo psicologico: il bullo ignora o
esclude la vittima completamente dal suo gruppo o mette in giro false voci sul
suo conto;
cyberbullying o bullismo elettronico: il
bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite sms o in chat o la
fotografa/filma in momenti in cui non desidera essere ripreso e poi invia le
sue immagini ad altri per
diffamarlo, per minacciarlo o dargli fastidio.La maggior parte delle volte
quella del bullo è una "maschera" che nasconde il loro travaglio interiore
per problemi familiari.
MOSTI ALTOBELLI CARLO
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